lunedì 17 marzo 2014

per e pro roma

Fare quattro passi per vie e piazze ti scombussola tutto, se pensi che eri abituato al mare, a stare solo e usare un andamento lento, qua sei in perenne confusione.
Il bello , pero', viene camminando  perche' la gente non la vedi piu', i tuoi pensieri ti arrivano da sintonizzare, come davanti al televisore cerchi di migliorare il segnale...
La cucina e' diversa: eri abituato a giocare in punta di fioretto e ora hai in mano una spada.....gusti forti, carichi, pieni e speziati testimoniano l'origine contadina della campagna romana, il mare dista un pochino e il profumo di sale e vento tarda ad arrivare. Bisogna adeguarsi, per un foresto come me la difficolta' maggiore e' nel trovare un equilibrio con l'olio locale tanto e' vero che sto facendo di tutto per avere quello delle mie parti.
Tornando a noi, il locale mi piace, sta prendendo forma e tutto lo staff si sta rendendo conto dell'importanza della sfida. I fornitori fanno di tutto per accontentarmi e lo spirito sembra quello giusto.
Ecco, ora entri in pub irlandese e ti fai spillare una bella guiness, la bevi, esci e ti avvii verso piazza venezia, davanti a te il vittoriano e dietro di lui i fori imperiali...sembra tutto distante ma e' a due passi da piazza navona , dove abiti e nel tornare indietro passi da fontana di trevi, pantheon e campo de fiori.....intanto pensi e ti viene in mente il profumo del the, ci stara' bene con della pasta? E il pomodoro si potra' lavorare con profumi grassi ma senza avere grasso? ?....mah, forse si....la prova attende solo il placet da amatrice, d'altronde gli abbruzzesi a roma sono moltissimi e i loro pensieri ogni tanto cozzano con i miei.....povero guanciale......