aria calda, una luce che spinge a colorare le strade,
alberi che lasciano ballare le foglie e fiori che profumati si svegliano nella loro bellezza.
due ali piccole, disegni come cornicette di bambini alle elementari,
un ritmo leggero che trasporta di fiore in fiore, ....qualche ricordo, un bozzolo, una larva , i colori e ora lo splendore di una divisa che alcuni tentano di collezionare con spilli in teche di vetro.
poco distante una piuma gioca con il vortice dell'aria. ora su, ora giù....poi a destra e sinistra , ancora in alto e in basso, metro dopo metro fino ad incontrare la farfalla.
non si sa da dove arrivi, neanche di chi, fino a poco tempo prima, ne fosse corredo...
ora libera , nell'aria, a seguire il vento.
sfiorarsi, accettarsi, prendersi, poi lasciarsi per riprendersi ancora e giocare con la corrente....
sono sola....
sono solo.....
volo per cercarti, volo per trovarti
fluttuo per cercarti,fluttuo per trovarti.
sembra impossibile, abbracciarsi all'aria sperando che il giorno non finisca mai.....
domani?
chissà?
le luci calano, il sole torna a riposarsi, fiori e alberi si preparano alla sera....
la piuma non riesce più a volare, la farfalla chiama, cerca.....ma anche lei non ha più forze....
la strada ha perso luce, polvere e buio coprono la piuma che ha smesso di parlare.
la farfalla non vola più, di colpo il tempo le ha rubato gli entusiasmi....
una nuvola guarda la luna.
la luna ascolta le stelle....
una brezza leggera si diffonde lieve e piano prende sempre più forza....
un venticello particolare che frulla le strade
.....movimento.......soffio.......movimento.....
la piuma torna a volare ....
un'eco che canta dove sei? ove sei? ve sei? ei?
due ali che cercano di riprendere forza....colori che si muovono......
due colori che si intrecciano nell'aria e volano aiutandosi e cavalcando il vento.
la luna che che guarda la nuvola,
le stelle che parlano alla luna.
sabato 27 maggio 2017
sabato 22 aprile 2017
Grazie melville
Un raggio di sole. Nuvole. Onde che picchiano sui fasciami.
Notte di luna con una crepa nel mondo a mostrare ghigno e sfida.
Uno specchio , una bottiglia ormai vuota, ricordi, creature che escono da sogni e quella maledetta montagna bianca a spruzzare dal dorso vendetta e dolore.
Non affacciarsi a vedere se tutto torna uguale ma una parte ormai è sparita , il bastone a battere sul vetro, la fiamma della candela ad avere paura di far troppo chiaro .
Se questo sono io, se è vero ciò che è sempre stato.
Ho navigato senza trovare niente, cercando l'infinito. Ho varcato orizzonti solo per perdermi sempre.
Immagino di danzare all'inferno con la gruccia a tenermi compagnia, una voglia di camminare con la gamba che strappata mi ha fatto orfano.
Moby dick, un nome simpatico come in tempo di guerra si chiamava il nemico per non averne paura.
La voglia di trovarmi ancora davanti a lei , i miei occhi nei suoi, aspettare che i veleni facciano effetto, che il suo alito sparisca e sperare che l'angelo aspetti ancora prima di portarmi con lui.
Se questo sono io, allora sono i primi colori che hai visto,chiudi gli occhi per vedere e mondi da inventare....ritrovarsi nel silenzio, in una stazione dove non parte niente.
Aspetta.....ricordi?
Avevo detto : aspetta.....
Ma Moby attende, una cameriera aspetta che paghi il conto, carnevale è finito e ho voglia di sfidare la fortuna.
Se questo sono io, mi vedrai nel mare, osserva il cielo cambiare, ogni sogno sarà il tuo.
Immaginare, vorrai farlo....non potrai mai perderti perchè se questo sono io, sarò con te a tenerti la mano, ma l'angelo mi chiama, l'acqua è fredda, aspetto la gamba che non è più, vedo tutta la mia vita correre nelle testa, uno sbuffo a sputarmi in faccia beffardo......le carte non erano buone, non ci sarà un'altra mano....
Non sento più rumori, non vedo più , come una mandria, pensieri, sogni, desideri , rancori scappano dal recinto....niente più fili, niente più nodi, ....la tenerezza di un abbraccio, il profumo di una rosa.....no, niente più, basta.....l'acqua sopra, la luce trema e il buio si fa sempre vicino......
Achab
Notte di luna con una crepa nel mondo a mostrare ghigno e sfida.
Uno specchio , una bottiglia ormai vuota, ricordi, creature che escono da sogni e quella maledetta montagna bianca a spruzzare dal dorso vendetta e dolore.
Non affacciarsi a vedere se tutto torna uguale ma una parte ormai è sparita , il bastone a battere sul vetro, la fiamma della candela ad avere paura di far troppo chiaro .
Se questo sono io, se è vero ciò che è sempre stato.
Ho navigato senza trovare niente, cercando l'infinito. Ho varcato orizzonti solo per perdermi sempre.
Immagino di danzare all'inferno con la gruccia a tenermi compagnia, una voglia di camminare con la gamba che strappata mi ha fatto orfano.
Moby dick, un nome simpatico come in tempo di guerra si chiamava il nemico per non averne paura.
La voglia di trovarmi ancora davanti a lei , i miei occhi nei suoi, aspettare che i veleni facciano effetto, che il suo alito sparisca e sperare che l'angelo aspetti ancora prima di portarmi con lui.
Se questo sono io, allora sono i primi colori che hai visto,chiudi gli occhi per vedere e mondi da inventare....ritrovarsi nel silenzio, in una stazione dove non parte niente.
Aspetta.....ricordi?
Avevo detto : aspetta.....
Ma Moby attende, una cameriera aspetta che paghi il conto, carnevale è finito e ho voglia di sfidare la fortuna.
Se questo sono io, mi vedrai nel mare, osserva il cielo cambiare, ogni sogno sarà il tuo.
Immaginare, vorrai farlo....non potrai mai perderti perchè se questo sono io, sarò con te a tenerti la mano, ma l'angelo mi chiama, l'acqua è fredda, aspetto la gamba che non è più, vedo tutta la mia vita correre nelle testa, uno sbuffo a sputarmi in faccia beffardo......le carte non erano buone, non ci sarà un'altra mano....
Non sento più rumori, non vedo più , come una mandria, pensieri, sogni, desideri , rancori scappano dal recinto....niente più fili, niente più nodi, ....la tenerezza di un abbraccio, il profumo di una rosa.....no, niente più, basta.....l'acqua sopra, la luce trema e il buio si fa sempre vicino......
Achab
sabato 7 gennaio 2017
DELIO
la coda a sbattere e qualche foglia a cadere.
un vento leggero e il profumo di legna a giocare con aromi e mattoni, pezzi di carta con nomi scritti in piccolo, poi tavoli e gente....gente e tavoli.
la coda maculata a girare in un dehor che la stagione ha reso vuoto, un miagolio, la "cerca" della pappa e gente che entra e esce dalla porta.
fotografie in bianco e nero tengono compagnia a libri di cucina e guide turistiche, l'acciotolato ti ha accompagnato all'ingresso,
caldo, il colore di qualche fiore e da una vetrata vedi paesi abbarbicati e una casetta rosa in mezzo al verde, sei ospite in una favola, aspetti e vedi i suoi occhiali che l'umido dei fuochi ha reso opachi, la sua cantilena a rivelarti che le sue origini sono ben radicate, la giacca con l'eterno bottone lasciato aperto e il sorriso a chiedere di te.
le cose solite che "non"sono banali, il tavolo che prende vita ....
.fuori la coda rossastra ha trovato un angolino dove aspettare....
ti ricordi di .......e come sta .......me la trovi una casetta......dai che vengo a darti una mano.......
passa il tempo, la risata ora ha preso la strada della chiacchiera.....
acciughe, conigli stoccafissi, ravioli, tutto ha un racconto, vive di storie....
ancora un brindisi e dalla bottiglia scendono ancora lacrime a colmare i bicchieri.
la porta si apre, è il vento che trasporta delle nuvole...sono venute a prenderti...
ti giri, mi regali ancora un sorriso, accarezzi quella coda che aspetta invano....
ciao....mi dici
ciao....ti dico
un leggero raggio di sole a indicare un sentiero.....in alto il bicchiere...un brindisi.....
au revoir maitre.......
un vento leggero e il profumo di legna a giocare con aromi e mattoni, pezzi di carta con nomi scritti in piccolo, poi tavoli e gente....gente e tavoli.
la coda maculata a girare in un dehor che la stagione ha reso vuoto, un miagolio, la "cerca" della pappa e gente che entra e esce dalla porta.
fotografie in bianco e nero tengono compagnia a libri di cucina e guide turistiche, l'acciotolato ti ha accompagnato all'ingresso,
caldo, il colore di qualche fiore e da una vetrata vedi paesi abbarbicati e una casetta rosa in mezzo al verde, sei ospite in una favola, aspetti e vedi i suoi occhiali che l'umido dei fuochi ha reso opachi, la sua cantilena a rivelarti che le sue origini sono ben radicate, la giacca con l'eterno bottone lasciato aperto e il sorriso a chiedere di te.
le cose solite che "non"sono banali, il tavolo che prende vita ....
.fuori la coda rossastra ha trovato un angolino dove aspettare....
ti ricordi di .......e come sta .......me la trovi una casetta......dai che vengo a darti una mano.......
passa il tempo, la risata ora ha preso la strada della chiacchiera.....
acciughe, conigli stoccafissi, ravioli, tutto ha un racconto, vive di storie....
ancora un brindisi e dalla bottiglia scendono ancora lacrime a colmare i bicchieri.
la porta si apre, è il vento che trasporta delle nuvole...sono venute a prenderti...
ti giri, mi regali ancora un sorriso, accarezzi quella coda che aspetta invano....
ciao....mi dici
ciao....ti dico
un leggero raggio di sole a indicare un sentiero.....in alto il bicchiere...un brindisi.....
au revoir maitre.......
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