martedì 24 marzo 2015

giuda......

Una strana giornata, l' orto davanti a me mi regala profumi che presto la mia memoria dimenticherà, il sole gioca con la mia fronte impreziosendola di gocce che si uniscono a quelle che lente scendono dai miei occhi.
Nella mia tasca trenta denari, testimoni di un' amore che troppo violento ha generato gelosia.
Era un mattino , quando lo sentii parlare davanti a gente sconfitta, malata, la mia testa viveva ancora di vino e azzardo della sera precedente...."un altro fenomeno" ...il mio pensiero, ma i suoi occhi e come gesticolava parlando, l' enfasi, e il calore della sua voce mi indussero a fermarmi e rimanere colpito anche dal suo corpo non certo da centurione.
Seguirlo e stargli vicino era diventata la mia missione, lo amavo per come faceva sentire le sconfitte: vittorie; i malati: sani....eravamo in un gruppetto che itinerante , portava verbo e speranza, ma a qualcuno sembrava che tutto generasse potere.
Tra di noi, un pescatore e un ex esattore erano quelli che lo seguivano di più, ma io l' amavo per quello che mi dava, e piano, presi a temere per lui, avevo paura che tutto finisse, non volevo che ci abbandonasse....personalmente ero già stato solo per troppo tempo, e il suo sorriso mi faceva arrabbiare per la troppa sicurezza che diventava quasi una sfida....parole e parole che piano diventavano troppo forti, gli altri a credersi un esercito, lui che non volevo cambiasse, che non mi parlava più come ad un fratello, ma come a un figlio...
Geloso del suo essere; poco tollerante nei suoi modi di fare che lo portavano a credersi chi "quel nome faceva paura a dirlo"; stufo di vedere che tutto non era più, un bicchiere a scaldarmi e un altro a sfogarmi....poi al terzo bicchiere, risposte a domande e un accento strano a promettermi trenta monete per potergli parlare....
Ora, i miei occhi bagnano il ricordo della vista di corde sulle sue mani e sputi sul suo volto...
Una corda, un nodo ad accarezzarmi, immaginando le sue braccia a cingermi e il suo sorriso a salutarmi...
L'ultimo respiro è il più brutto, senti che l'aria ti saluta, ti vengono in mente i pesci, non ti interessano più quei trenta denari, vuoi solo vederlo e dirgli : grazie di avermi dato una ragione, grazie di essere stato luce e gioia, ti chiedo scusa, ti ho amato e ti amerò sempre, ma purtroppo sono un uomo e vivo di tentazioni, di orgoglio, di sbagli, .....il sole è diventato buio.....e io rimarrò per sempre nella sua ombra, e il ricordo che lascerò sarà monito di sventura.....ma non ho tradito, l'amavo troppo.....chissà se qualcuno lo capirà....