venerdì 24 agosto 2012



e.......state......     con me

…..Sdraiato, cercando un po’ di fresco, muovo le gambe a scatti come un burattino a evitare le
piccole e fastidiose zanzare, arrivate a testimoniare calura e umidità estive, immuni ormai da autan, zampironi e schiaffi. Non mi resta che mettermi le cuffiette e provare a leggere……
Tom Waits mi saluta e inizia a bisbigliarmi storie e rumori, ecco che un libro mi fa entrare in  un altro mondo, fatto di viaggi, storia e anche profumi: “Breviario mediterraneo” e……
Mi ritrovo nei porti del sud della Francia a respirare odori salmastri e speziati, odori che ricordo da bambino, nella montana Liguria, occitana di tradizione, falò , profumi di legna bruciata, affumicata,
erbe e terra , frutti di bosco e l’aria che cambia odore a seconda del tempo e delle ore.
Il vento che trasporta iodio e pioggia, che pulisce il cielo creando chiarore e lucentezza in piccole macchie di nubi dimenticate. Il sale che trasportato inventa sentieri che uniscono terre eliminando geografici confini, tradizioni che sposano popoli e culture diversi, olio, aglio, acciughe, e finalmente “bagna cauda” tutto a testimoniare che il campanile è solo attaccamento a luoghi e persone…..
Tom continua con la sua musica a farmi da colonna sonora in questo strano viaggio, Vercingetorige credo abbia aiutato la nascita del foie-gras, ricordando la disfatta dovuta a quelle oche maledette,
d’altronde anche i romani amavano i fegati di questi animali che rimpinzavano di fichi….ma io continuo a sentire un profumo di mare forte, ecco che cosa è, un misto di odori salati e marinari, quasi a dare consistenza, baccalà, solo baccalà. Questo libro è pazzesco , mi sta facendo girare come una trottola, creando itinerari che  mi trasportano anche nella memoria, ma alla fine cosa succederà?
…..Gli occhi si chiudono e il libro si accascia sulla pancia ,il mio russare fa concorrenza a Tom.
Stirarsi è bello, una doccia , si scende in cucina e prendendo gli attrezzi giusti ecco sfilettato del baccalà che avevamo marinato con sale e zucchero ed erbette, un tocchetto di foie-gras, creiamo con i due una specie di raviolo, sul piatto mettiamo dei frutti di bosco, una traccia di passata di pinoli, disponiamo il raviolo di baccalà e foie-gras e condiamo con un goccio di emulsione all’aceto balsamico……Ho cercato in questa maniera, che poi è il mio lavoro, di tradurre un sogno, provando a regalare un’esperienza, i ricordi e la fantasia spesso concordano con la realtà, e tutto ciò chimicamente sviluppa pensieri in progetti e progetti in realtà…….che bello il mio mestiere!

Nessun commento:

Posta un commento