Amo la musica, per me è una colonna sonora di quello che faccio. Ascolto un po’ di tutto ma se dovessi scegliere non saprei chi indicare…..come fare i piatti, adoro gli ingredienti, i sapori ma dovessi scegliere non saprei….allora sapete cosa faccio? Una hit eat-parade di pezzi e piatti…proviamo a creare un menu di 6 portate facendoci influenzare dalla musica, più che dalla musica dagli artisti che la fanno….
Aperitivo: con un pezzo elegante di David Sylvian, un cucchiaio con un ostrica su di un pezzetto di gorgonzola e una marmellata di petali di rosa l’eleganza del pezzo mi ha fatto pensare al mare e alla collina, profumi e sapori complessi ma eleganti come il sound e la voce di David
Poi ascoltando i Pearl Jam facciamo una tartare di fassone piemontese con un tondino di foie-gras e una riduzione di Porto a ricordare il mitico Gioacchino Rossini grinta, carattere, il recupero di un classico rivisto -a crudo- regala emozioni forti come la musica dei ragazzi di Seattle
Ora Peter Gabriel ci accompagna mentre usiamo dei gamberi fritti sopra un pesce stella marinato e servito a tocchetti e il fondo di una marmellata di pomodoro verde e peperoncino la complessità intimista di un insieme di sapori giocati su toni dolci come ad esaltare i prodotti e l’idea, l’esuberanza che contraddistingue Gabriel trasmettendo emozioni intriganti, connubio particolarissimo
Radiohead, laboratorio di suoni che mi porta a osare con dei ravioli di foie gras serviti con verdurine scottate, caviale e un’infusione di baccalà un sound quasi cerebrale che accompagna sapori che diventano ricchi, importanti ,le chitarre si fondono con il gusto, un happening tres jolie
Nick Cave, un dannato che si è redento, la sua musica mi porta a frontiere del sapore, una zuppetta di cipolle profumata al the verde, sevita con un ’anatra cotta a bassa temperatura nel suo grasso per qualche ora (confit) e una cappasanta spadellata
Un piatto strano, giocato su contrappunti e con la voce di Nick che accompagnata dai bad seeds ti afferra e ti trasporta in cupe atmosfere, per poi rivedere la luce
Siamo al dolce…….e qui non poteva mancare Tom Waits….infatti una passata di pomodoro viene servita con zucchero muscovado e nocciole tritate assieme ad una mousse di caffè
Tom è un mio pallino, la sua voce e il suo sound mi hanno sempre influenzato portandomi ad appropriarmi di un detto di Nietzche “il caos genera ordine”l’insieme di sapori tanto distanti ma con il comune denominatore dell’acidità che viene usato come punto d’incontro mi fa esprimere al meglio la mia filosofia…
Beh! Che dire, ho provato a mettere insieme due passioni che, secondo me, devono interagire, poi ognuno di noi avrà i suoi metodi e userà tipi d’ispirazione differenti …..ma caspita quando sento London Calling mi metto sull’attenti e via…fuochi a manetta e tanto sapore…
Esticazzi direi....
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